CHE COS’È E DA DOVE PROVIENE LA PAROLA “TAPAS”?
La Spagna, l’Andalusia, vai in giro e la parola Tapas la trovi ovunque. Ma da dove proviene questo termine? Perché questi piatti si chiamano tapas? Qual’è l’origine del nome “tapas”?
Dunque partiamo da chi attualmente è considerato come il detentore della verità universale, ovvero Wikipedia, che alla voce “TAPA” recita testualmente:
“Con il termine spagnolo tapa[1], si indica un’ampia varietà di preparazioni alimentari tipiche della cucina spagnola, in particolare dei Paesi Baschi, consumate come aperitivi o antipasti”.
Cominciamo con il dire che non siamo assolutamente d’accordo con questa definizione. Perché in primis non è una “varietà di preparazioni alimentari”. In segundis non è vero che è una cosa tipica dei Paesi Baschi. E in terzis, per lo meno in Andalusia, con le tapas, ci si cena!
TAPAS: COS’È
Tapas non è, come molti pensano, “un pezzo di pane con sopra qualcosa”. La tapa è una quantità. La tapa può essere di qualsiasi cosa. Se chiedete una tapa della qualunque vi arriverà una piccola porzione. Se voleste una porzione più ricca, allora dovrete chiedere una media ración o una ración. Perché in quasi tutti i ristoranti e bar d’Andalusia avrete queste 3 possibilità: tapa, media ración o ración. Una piccola porzione, una mezza porzione o una porzione intera.
Se siete a pranzo o a cena, la tapa è la soluzione ideale per dare un assaggio o per provare di tutto un po’. Se invece è ancora troppo presto, può fare da apripista nello stomaco. Va da sé che con la tapa sono quasi obbligatori una birra o un vino. È parte dello stile di vita degli Andalusi. Forse è una delle 10 parole più utilizzate nel vocabolario di tutti giorni.
“Una tapa!”.”Una tapita!”.”Traeme una tapa de jamón!”. “Nos vamos de tapas?”.
Ovviamente la tapa ha un prezzo basso, vista la quantità. Potrete cenare con 4-5 tapas, spendendo anche 15 euro ciascuno, bevande comprese. E ve lo possiamo assicurare…uscirete soddisfatti. Se avete timore di non saziarvi, prendete qualche tapas in meno e qualche ración in più.
Tra le tante tapas della gastronomia andalusa le consigliamo davvero tutte. Anche se una menzione particolare la vogliamo dare a chicharrones, carne mechada, pinchito pollo e boquerones en vinagre. Ci siamo limitati a scrivere le prime che ci sono venute in mente, perché sono talmente tante che poco a poco le presenteremo nel blog.
Molto particolare la “cultura” della tapa a Granada. Sì perché all’ombra dell’Alhambra è buona abitudine che quando uno ordina una birra al bar, in automatico venga servita una tapa qualsiasi gratis. Quindi con 1 / 1,20€, il prezzo medio di una birra a Granada, avrete anche una tapa d’accompagnamento. Non male vero?
PERCHÈ “TAPAS”?
Ci sono varie interpretazioni sull’etimologia della parola Tapa, che per quanto diverse, convergono tutte verso lo stesso concetto. Sì perché in spagnolo “tapar” vuol dire “Tappare“. Era infatti antica usanza delle antiche locande, tappare i calici di vino con pezzi di pane o jamon, per evitare che vi potessero entrare insetti.
La versione più fantasiosa è quella che racconta di una taverna, in cui servivano vino davvero schifoso. Ma così schifoso che il proprietario decise di servire, insieme al pessimo vino, delle piccole porzioni di formaggio dal sapore molto intenso. Così da coprire il gustaccio del vino.
Un’altra versione, abbastanza improbabile, è quella che obbligava i conducenti delle carrozze a consumare piccoli quantità di cibo insieme alle grandi quantità di vino che si bevevano. Cibo che “tapava” il bicchiere e che evitava ai cocchieri di uscire ubriachi marci dalle taverne.
Esiste anche una versione più “storica”. Ovvero quella del Re Alfonso XIII, che di passaggio a Cadice, si fermo a bere un calice di vino. L’oste gli servì un calice con sopra una fetta di Jamon per evitare che il vento facesse finire la sabbia nel bicchiere. Gli altri commensali, vedendo il bicchiere del Re coperto, iniziarono anche loro a ordinare calici di vino “tappati” dal prosciutto.
Quale sia la leggenda più accreditata, non lo sappiamo. Ma una cosa è sicura: se passate da Cadice, quasi tutti vi indicheranno “El Ventorrillo del Chato” come il ristorante in cui il Re Alfonso XIII consumò la prima Tapa della storia.
Quindi senza troppi giri di parole e leggende da rievocare, se qualcuno vi chiedesse se sapete l’origine della parola Tapa, rispondetegli in maniera furba e spavalda:
“Offrimi un bicchiere di vino e una tapa di Jamón ibérico che te lo spiego!”
A seguire vi suggeriamo una serie di Tour di TAPAS in giro per l’Andalusia:
Tour de vino y tapas por la noche en Málaga
Tour en bicicleta de Málaga: Tapas y vino