Cadice, la provincia più a sud dell’Andalusia
Ma avete per caso una vaga idea di quante cose ci siano da fare nella provincia di Cadice?
Spiagge infinite, montagne come immagini da cartolina, una gastronomia da leccarsi le orecchie, vini che sono una gioia per i sensi e persone super simpatiche! Ma poi cosa ti posso raccontare io che sono nata in questa provincia?!?
La mia città è Jerez de la Frontera, per l’appunto provincia di Cadice. Sia chiaro, l’Andalusia è tutta bellissima, ma per forza di cose la provincia di Cadice è parte di me.
Per questo elencherò i 10 motivi che vi faranno innamorare della provincia di Cadice. Io essendoci nata potrei elencartene 1000, 10mila, anzi 100mila di motivi! Ma per il momento mi limito ad elencarne solo 10.
Se già ci siete stati e a questa lista aggiungereste o togliereste qualcosa, scrivetecelo nei commenti qui sotto e lasciateci la vostra opinione!
1. Cadice, il capoluogo. La città più antica della Europa.
Con un curriculum di più di 3000 anni di storia, Cadice è la più antica città d’occidente.
È anche conosciuta come la “Tacita de Plata“ ovvero la “tazzina d’argento”. Il motivo? Perché la luce del sole nell’acqua, crea nel mare delle sfumature color argento. O per lo meno questo è ciò che raccontano a Cadice.
Strade strette, balconi in fiore, negozietti e piazze incantevoli. Oltre alla sua Cattedrale. Maestosa e sontuosa.
Si dice che Cadice sia molto simile a La Havana, di Cuba. E questa somiglianza è probabilmente dovuta al fatto che nel corso degli anni, con le colonie spagnole in America, ci si scambiavano anche gli stili architettonici. Vai a fare una passeggiata lungo la Avenida Campo del Sur. E vedrai che ti sembrerà veramente di essere al “Malecón de La Havana“.
Salendo sulla “Torre Tavira“, potrete avere una panoramica a 360 gradi dell’intera città! Ed essendo Cadice una lingua di terra in mezzo al mare, la vista è davvero affascinante.
2. Le spiagge: La Costa de la Luz.
Non è un caso se la costa di Cadice è chiamata anche “Costa de la Luz” (Costa della luce). Sì perché, il sole, insieme a un cielo azzurrissimo, crea davvero una luce particolare, dove tutte le cose sono più colorate, più vive.
Cadice stessa ha delle bellissime spiagge, fra tutte La Caleta, Santa María del Mar e Cortadura.
Certo è, che muovendosi verso sud lungo la costa, potete trovare le vere punte di diamante tra le spiagge della provincia di Cadice (e mio avviso anche d’Andalusia, ma io sono di parte). Tarifa, Zahara de los Atunes, Caños de Meca, Conil de la Frontera, El Palmar o Zahora. Sono paesini bianchi dediti alla pesca, ma che durante l’estate diventano i centri del turismo della provincia. Il mare, in quanto oceano, è un po’ freddino, ma l’acqua è cristallina e la sabbia è dorata. E poi, soprattutto, spiagge naturali che si sviluppano in lunghezza per chilometri e in larghezza per centinaia di metri. Insomma il paradiso.
Spiagge oceaniche e qualche caletta nascosta (Calas de Roche, che appartiene a Conil de la Frontera) rendono la costa gaditana una meraviglia per chi ama mare e sole. Poi vabbè io sono di parte, ma vi assicuro che è difficile non rimanere abbagliati da cotanta bellezza.
3. I tramonti
Venire in Andalusia e non godersi un tramonto sarebbe un vero peccato.
Venire a Cadice, o lungo la Costa de la Luz, e contemplare il tramonto di un sole che scomparendo a pelo d’oceano, crea un ventaglio di colori inimmaginabile, dovrebbe essere obbligatorio per legge!
Uno dei più famosi è il tramonto di Cadice. Alla spiaggia della Caleta, centinaia tra turisti e gente del posto, si fermano qualche minuto per non perdersi questo momento. Le barchette parcheggiate alla Caleta sono il pubblico, non pagante, che dalla prima fila di questo teatro a cielo aperto, partecipano a questo “quadro naturale”. Un’esperienza emozionante.
Molto famosi sono anche i tramonti lungo le spiagge della Costa de la Luz. Famosi, per la bellezza dei tramonti in sè, ma soprattutto per l’atmosfera di festa che potrai trovare nei chiringuitos di tutta la costa.
A Tarifa, il tramonto è quasi un rito religioso. Immaginate la bellezza di un tramonto dove il mar Mediterraneo incontra l’oceano Atlantico, il tutto a 14 km dall’Africa.
Bellissimo da vedere anche il tramonto nella spiaggia del Palmar. Tantissimi locali, dove il sole va giù a ritmo di musica dal vivo e mojito.

4. I Paesi bianchi
In Andalusia ci sono bellissimi paesi ovunque. Ma nella provincia di Cadice ce ne sono alcuni fatti di sole case bianche. L’insieme di questi paesi è chiamata “La Ruta de los Pueblos Blancos“ ovvero “La rotta dei paesi bianchi”.
La rotta è composta da 19 paesi, tutti di montagna, ognuno con caratteristiche e bellezze proprie, che li rendono speciali. Se non hai tempo per visitarli tutti, segnati almeno questi: Arcos de la Frontera, Setenil de las Bodegas, Zahara de la Sierra, Grazalema e Olvera.
Sono molto frequentati da turisti in autunno e inverno. Ma ci sono anche tante persone del posto che, soprattutto la domenica, vanno a fare pranzo insieme alla famiglia o agli amici. Il bello di questi paesi è passeggiare tra sue strade, i suoi vicoli, fino a perdersi. Sedetevi al primo bar o ristorante che trovate e “Tapéate” con formaggi tipici del posto o ordinando un bel filetto di carne.

5. Gastronomia
In provincia di Cadice quando ci chiedono cosa si mangia di tipico, solitamente rispondiamo “¡Tenemos de tó!” che significa “Abbiamo di tutto!”.
È una gastronomia molto ricca e varia. Con tanti chilometri di costa, è ovvio che i prodotti di mare non manchino: il pesce fresco della Baia di Cadice, il tonno rosso di Almadraba, ricci di mare (molto tipici a Cadice) o i langostinos de Sanlúcar.
In Andalusia in generale, ma soprattutto in questa zone, non c’è bisogno di andare a mangiare in un ristorante 3 stelle Michelin per soddisfare il palato. Nel senso che anche in un bar, al mercato cittadino o in un chiringuito in riva al mare, potrete trovare pesce freschissimo e porzioni “importanti”. Ottimi piatti di ottime materie prime a ottimi prezzi.
Tuttavia anche se il pesce è uno dei prodotti principi della provincia, la carne non manca! El retinto è una delle carni più caratteristiche. Si tratta infatti di una razza bovina autoctona, molto molto saporita.
Personalmente amo tantissimo i formaggi, mi piacciono tutti o quasi. Tra i miei preferiti, e non lo dico perché sono nata qui, sono i formaggi della Sierra di Cadice. Esiste per esempio una razza di capra che si chiama “Payoya“, che dà un latte molto caratteristico e dal quale si ottiene un formaggio che…mi fa venire l’acquolina in bocca solo a pensarci.
6. Enoturismo
E finalmente è arrivato il momento di parlare della mia città di nascita.
Non si può parlare di vini a Cadice o in Andalusia, senza parlare dello Sherry, ovvero il vino che si fa a Jerez de la Frontera. Dieci tipi di vino, ognuno diverso dall’altro, ma con un processo di elaborazione che rende il vino di Jerez unico nel mondo.
Lo Sherry si elabora in tre città, in quello che viene chiamato “El Marco de Jerez” tra Jerez de la Frontera, el Puerto de Santa María e Sanlúcar de Barrameda. Una visita ad una delle svariate cantine di queste città è praticamente obbligatoria per capire la unicità di questi vini liquorosi.
Provate i langostinos di Sanlucar con una manzanilla bella fresca, una tapa di tonno di Almadraba con un amontillado, un piatto di pesce con un buon vino fino, o un piatto di carne con un oloroso o cream. Poi mi racconterai.
Anche i vini della terra di Cadice, bianchi o rossi sono di ottima qualità. Una delle mie cantine preferite è Cortijo de Jara. In diversi ristoranti troverete sicuramente i suoi vini. Provate il rosso, sono sicura che vi piaceranno tantissimo.
Avete presente quelle figure sagomate in giro per le strade di tutta la Spagna? Il toro e il Tío Pepe. Sapevate che hanno origine nella provincia di Cadice? Il toro rappresenta il Brandy Soberano della Cantina Osborne (El Puerto de Santa María) e il Tío Pepe un fantastico vino fino elaborato a Jerez de la Frontera, nelle cantine di Gonzalez Byass.
Alla salute!
7. Flamenco
Il flamenco è uno dei simboli più caratteristici della Spagna e più concretamente dell’Andalusia. Ma se si vuole conoscere le radici di questa nobile arte, non c’è migliore posto che la provincia di Cadice. In questa provincia sono nati artisti come Lola Flores (Jerez de la Frontera), Rocío Jurado (Chipiona), Paco de Lucía (Algeciras) o Camarón de la Isla (San Fernando).
Si dice che Jerez de la Frontera sia la culla del flamenco. Fu chiamata “Ciudad de los Gitanos” (città dei gitani) da Federico García Lorca. A Jerez non c’è bisogno di pagare il biglietto per vedere uno spettacolo di flamenco. Si respira flamenco nei suoi bar, nei suoi quartieri, nella sua gente. Capita spesso di imbattersi in rappresentazioni improvvisate di persone che cantano e ballano per strada, per puro piacere personale.
Le “Zambombas” (caratteristiche feste che si fanno prima di Natale), la Festa della Bulería o il Festival de Jerez, sono espressioni per conservare, diffondere ed esaltare quest’arte che è Patrimonio Culturale Immateriale della Umanità.
Arte, divertimento, passione e seduzione. Il flamenco in Andalusia…è una cosa seria.

8. Le feste
Il fatto che a noi Andalusi piaccia molto fare festa è una sacrosanta verità!
Dopo il lavoro (perché non è vero che la gente non lavora qui, voglio sia ben chiaro) è tempo di staccare la spina e divertirsi! Tra le feste più conosciute della provincia spiccano “Los Carnavales de Cádiz“ (I carnevali di Cadice) e la “Feria de Jerez“.
A Cadice il carnevale è come una cosa “sacra” per la sua gente. Durante quasi tutto l’anno ci si prepara per questi giorni (tra febbraio e marzo). La gente si traveste, ci sono carri che percorrono tutto il centro, e poi si va tutti al “Teatro Falla” a vedere lo spettacolo dove si canta e si balla in onore a tutte le cose belle accadute durante l’anno. È un periodo dove il buon umore e il divertimento la fanno da padrone.
L’altra data da segnare assolutamente sul calendario come uno degli eventi più famosi della provincia di Cadice (e mi permetto dire anche d’Andalusia e Spagna) è la Feria di Jerez de la Frontera (se non sai cos’è una feria puoi leggerlo qui).
Una settimana che vissuta una volta, vorrete poi ripetere tutti gli anni. Di Interesse Turistico Nazionale, la feria è un vero spettacolo di colori, cavalli, donne flamenche, che insieme a cibo e vino permettono di assaporare la vera essenza della nostra anima andalusa.

9. Lo Sport
Lo sport occupa uno spazio molto importante nella cultura della provincia. Tarifa è la capitale mondiale del windsurf e del kitesurf. Si pratica anche molto il Surf (Playa del Palmar è molto frequentata per gli amanti di questo sport).
La vicinanza allo stretto di Gibilterra facilita il vento, vera benzina degli sportivi, che vengono da tutto il mondo per cavalcare le onde della Costa de la Luz (e del Viento). Anche se non vi piace o non vi interessa praticarlo, il panorama che si vede a Tarifa, con tutte queste vele spiegate, è bellissimo e pieno di colore.
Il motociclismo è un’altra attività molto importante. Il Circuito di Jerez de la Frontera è una delle attrazioni principali per gli amanti di questo sport. Un weekend dell’anno, normalmente a maggio, i motori diventano protagonisti a Jerez de la Frontera. La città, come tutta la provincia, si riempie di moto e appassionati.
Anche gli amanti del golf possono dare libero sfogo alla loro passione. I campi di Sotogrande e Chiclana sono i più conosciuti, ma ce ne sono in tutta la provincia
Escursionismo, arrampicata, snorkeling, avventura, rotte a cavallo. Montagna e mare in Andalusia, sono sinonimo di sport, oltre che di natura senza paragoni.

10. La sua gente
Il valore più importante dell’Andalusia è la sua gente e questa parte della regione non fa certo eccezione, anzi se possibile lo è ancora di più. Potrete essere più o meno d’accordo con i precedenti 9 punti, ma se parliamo degli Andalusi, in questo caso di Cadice e provincia, ecco su questo posso affermarlo, anche con un pizzico di orgoglio: la gente di queste zone, è il vero patrimonio.
Gente solare che ride, canta, e che ti risponde con un sorriso. Abbiamo anche una forma di parlare che discosta abbastanza dallo spagnolo puro vero e proprio. L’andaluso è un dialetto, con una sua cadenza e un suo vocabolario. Parliamo molto veloci!
In ogni caso quando proverete a chiedere un’informazione o un’indicazione a qualcuno, potete stare tranquilli che farà di tutto per farsi capire!